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lunedì 19 gennaio 2015

Le vignette di Herblock


Nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, i rapporti fra Stati Uniti e Unione Sovietica si deteriorarono rapidamente. I russi controllavano l'Europa orientale mentre la Cina diventava comunista e negli USA si cominciò a temere che questa ideologia potesse far presa nelle scuole, nei sindacati e in altre istituzioni. Nacquero così agenzie governative e gruppi privati allo scopo di individuare e bloccare eventuali attività sovversive.

Questo clima di sospetto venne abilmente sfruttato da un giovane senatore del Wisconsin di nome Joseph McCarthy, che nel 1950
iniziò una campagna per ottenere consenso politico usando tattiche diffamatorie, bullismo e insinuazioni.
Herblock riconobbe subito il pericolo McCarthy e non ebbe mai paura di manifestarlo nelle sue vignette.



"Tutto a posto – diamo la caccia ai comunisti" 

Nel 1947, a causa dell'isteria anti-comunista, fu riattivata la Commissione per le Attività Anti Americane (nata nel 1930 e gia da allora avversata da Herblock e dal presidente Trumann che la definì "la peggiore attività anti americana"). In quel periodo, l'FBI aveva stilato una lista interminabile di sospetti ai quali estorceva nomi di altri possibili sospetti e così via. 


 "It's okay – We're hunting Communists," October 31, 1947. Ink, graphite, and opaque white over  graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (18) LC-USZ62-127327

 

"Fuoco della Libertà!"

Agli inizi degli anni '50 il diffondersi del comunismo all'estero produsse negli USA una tale ansia e frustrazione da spingere molti politici a caldeggiare la soppressione della libertà in America per impedire al comunismo di diffondersi dall'interno.


 "Fire!" June 17, 1949. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (25)


"Sei un intellettuale, eh?"

Nella campagna anti-comunista del dopoguerra, centinaia di insegnanti furono indagati e persero il lavoro perché indicati come sospetti da proliferanti gruppi e individui anti sovversivi. Per paura di essere inserite in liste nere, molte persone ne denunciavano altre. "Se non puoi sconfiggere i comunisti, almeno puoi accusare un vicino!", diceva Herblock.
 "You read books, eh?" April 24, 1949. Ink, graphite, and opaque white over graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (24) LC-USZ62-127202


"Dovrei stare lì sopra?"

Nel febbraio del 1950 il senatore McCarthy conquistò le prime pagine dei giornali dichiarando di possedere una lista di 205 comunisti nascosti nel Dipartimento di Stato. Erano accuse senza fondamento ma McCarthy, grazie alla sua popolarità, ottenne lo stesso il credito di molti membri del Congresso. In questa vignetta appare per la prima volta il termine "Meccartismo" con il quale Herblock denunciava il sistema diffamatorio del senatore. Nella vignetta, l'elefante rappresenta le accuse pesantissime e i secchi di fango le prove su cui quelle accuse avrebbero dovuto reggersi. 
 "You mean I'm supposed to stand on that?" March 29, 1950. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (27)


"Abbiamo nuove e importanti prove"

Le accuse di McCarthy erano così gravi che il Senato approntò una commissione speciale per esaminarne le prove. McCarthy trasformò le udienze in un circo in cui per ogni prova che non riusciva a dare faceva nuove accuse. La Commissione naturalmente non procedette perché mancavano prove ma, nonostante ciò, McCarthy ne venne fuori più popolare che mai. 
 "We now have new and important evidence," May 8, 1950. Ink, graphite, and opaque white over graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (28) LC-USZ62-126908

 

"Cosa è successo alla libertà di non aver paura?"

Mentre la campagna diffamatoria di McCarthy continuava, il presidente Truman parlò contro gli "allarmisti e i seminatori d'odio che cercano di creare paura e sospetto attraverso calunnie e bugie."
 "Say, what ever happened to 'freedom-from-fear'?" August 13, 1951. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (31)


Niente eccede più di un eccesso

Le tattiche irresponsabili di McCarthy furono appoggiate da molti elettori per i quali nel caso del comunismo il fine giustifica i mezzi. La campagna di paura raccoglieva i suoi frutti. 
 Nothing exceeds like excess, September 12, 1952. Ink, graphite, and opaque white over graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (32) LC-USZ62-126909

 

"In guardia!"

Dwight Eisenhower non prese mai una posizione diretta contro McCarthy pur continuando a invocare "giustizia e fair play" nella lotta al comunismo.


 "Have a care, sir," March 4, 1954. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (33)

 

"Ho le prove!"

Nel 1954, Joseph McCarthy accusò addirittura l'Esercito degli Stati Uniti di promuovere il comunismo. Il Senato istituì delle udienze speciali che furono tra le prime a essere teletrasmesse a livello nazionale. Le prove di McCarthy furono giudicate fraudolente e da allora cominciò a perdere popolarità.
 "I have here in my hand. . .," May 7, 1954. Ink, graphite, opaque white, and overlay over graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (34) LC-USZ62-126910

 

"Occhio ragazzi -- sono armate di marshmallows"

Nel 1954 una parte della Legione Americana (associazione di super patrioti) denunciò le ragazze scout come anti americane per la loro idea di "un mondo non diviso".
 "Stand fast, men--They're armed with marshmallows," August 11, 1954. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (35)

 

"Eccolo che arriva"

Una delle prime vignette del 1954 raffiguranti Richard Nixon
 "Here he comes now," October 29, 1954. Reproduction from original drawing. Published in the Washington Post (36)

 

"Signorina, in quest'ordine di un nuovo rullo per macchine da scrivere ha dimenticato di scrivere 'Segreto'!"

Nel marzo del 1957 il Washington post rivelò che quell'anno il Pentagono aveva prodotto più documenti segreti che in tutta la seconda guerra mondiale. Molte di quest informazioni "segrete" consistevano di registrazioni di discorsi pubblici! 
"On this order for a new typewriter ribbon--did you know you forgot to stamp 'Secret'?" July 25, 1956 Ink, graphite, and opaque white over graphite underdrawing on layered paper. Published in the Washington Post (40) LC-USZ62-126911