Glenn Cooper |
Laureato in Archeologia a Harvard con il massimo dei voti.
Ha conseguito un dottorato in medicina.
Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts, nonché sceneggiatore e produttore cinematografico.
Scrive romanzi.
- Nome: Glenn Cooper
- Nato a: White Plains, New York
- Vive a: Gilford, New Hampshire
- Segni particolari: Scrittore best seller
- Alma mater: Archeologia a Harvard; dottore in medicina; AD di un laboratorio di biotecnologie; sceneggiatore; produttore cinematografico
- La felicità: scrivere la parola "FINE" su un manoscritto
- La più grande stravaganza: una costosissima macchina per il cappuccino
- Il motto: Primum non nocere. Per prima cosa, non nuocere
Oggi Glenn Cooper è qui!
Ha gentilmente accettato la mia richiesta di rispondere a undici domande sul mondo della scrittura (più che altro domande tecniche sul processo della scrittura creativa) a beneficio soprattutto di chi ama scrivere.
Che mi dici di aggettivi e avverbi, è vero che dovrebbero essere usati il meno possibile?
-
Verissimo. Basta
leggere un brano del proprio scrittore preferito per capire che la miglior prosa è snella e sobria. Gli scrittori alle prime armi usano sempre tanti aggettivi e avverbi.
Ma bisogna capire che è come aggiungere troppo sale o troppo pepe a un piatto:
dopo un po’ ti disgusta.
L’incipit è un elemento
fondamentale, lo sappiamo, deve catturare l’attenzione senza entrare troppo nei
particolari della storia. Alcuni autori lo scrivono come ultima cosa. Tu come
ti comporti? Crei un outline per la tua storia o ti affidi all'ispirazione?
-
Spendo un sacco di tempo a creare un outline prima di
iniziare a scrivere. Le mie storie tendono a essere piuttosto complicate e
senza uno schema mi perderei nella foresta senza trovare mai una via d’uscita.
Non solo l’incipit, ma anche la fine è molto importante. Prima di iniziare a
scrivere ho già in testa un’idea precisa di come il romanzo debba iniziare e
finire. Per rispondere alla tua domanda: scrivo subito l’incipit.
Si deve continuare a scrivere
anche quando non se ne ha voglia?
-
Ah, bella domanda! Be’ questa è la vita dello
scrittore. Credimi, alcuni giorni scrivere è davvero dura ma mi impongo di
farlo lo stesso. Si chiama lavoro.
Leggi altri autori mentre stai
scrivendo un romanzo?
-
Assolutamente no, non potrei. Sono come una gazza
ladra: se leggo una bella frase, una descrizione interessante o una scena che
mi attira è facile che, inconsciamente, la rubi e finisca nel mio lavoro.
Ci vuole più tempo a scrivere la
storia o a correggere le bozze?
-
A scrivere la storia. Non trovo difficile correggere le
bozze. La cosa più noiosa per me sono i grandi cambiamenti che a volte devo
fare per assecondare le richieste degli editori.
Glenn, tu nasci sceneggiatore
prima che scrittore: come deve essere una buona scena?
-
Ogni scena deve allo stesso tempo reggersi da sola e
introdurre quella successiva; deve inoltre avere uno scopo, portare avanti la
storia e dare risalto ai personaggi. Quando non si è sicuri della necessità di
una scena conviene tagliarla.
Che mi dici della ricerca: va
fatta prima o durante la scrittura?
-
Sia prima che durante. E io ne faccio davvero tanta! Per
alcuni miei romanzi ho letto (del tutto o in parte) più di cento libri.
Ci sono in giro un sacco di
software per scrivere romanzi, cosa ne pensi?
-
Non so. Per quanto mi riguarda ho bisogno solo di
Microsoft Word.
Come mai gli italiani ti
apprezzano così tanto?
-
Agli italiani piace mangiare, discutere, fare l’amore
e… LEGGERE. Rispetto ai lettori di altri paesi (lo so per esperienza) gli
italiani sanno apprezzare anche libri complessi e che fanno pensare. Credo che
i miei romanzi soddisfino la sensibilità italiana.
A cosa stai lavorando in questo
momento?
-
Al terzo libro della mia trilogia “Dannati”.
Ringrazio Glenn per la disponibilità e concludo con la lista dei suoi successi in ordine cronologico:
La biblioteca dei morti
Il libro delle anime
La mappa del destino
Il marchio del diavolo
L'ultimo giorno
I custodi della biblioteca
Il calice della vita
Dannati
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